giovedì 18 gennaio 2007

il papa

Il nostro mondo è molto sbagliato, si sa. Non è solo sbagliato, è orribile; ci sforziamo di non vederlo come appare, ed è in realtà, perché sennò ci suicideremmo tutti, o ci drogheremmo, o cose del genere. Credo fermamente che l'uomo abbia bisogno di trascendenza, spiritualità e che non riuscirà mai ad accettare la finitezza delle nostre esistenze: la mia mente raziocinante mi impedisce di accedere alla fede - ci ho provato, ma non ci riesco. Mi dispiace, perché sono consapevole che mi si dischiuderebbero mondi inaspettati di gioia, coraggio e altruismo che, purtroppo, mi sono negati nei loro aspetti più diretti e spontanei.
Faccio questa premessa per dimostrare che non ho pregiudizi particolari nei confronti del sentimento religioso: lo rispetto al massimo grado in tutti gli esseri umani che ne sono pervasi e che attraverso di esso creano aree di benessere per loro stessi e le persone vicine.
Ciò che non mi torna proprio e che trovo totalmente incoerente con la religione, concedetemi una certa grossolanità di espressione, mi riferisco a quella cattolica, perché è quella i cui precetti ci vengono ammansiti fin dall'infanzia e quindi, anche se solo in superficie, sembrerebbe più conosciuta; ciò che proprio non mi piace, dicevo, è perché di fronte a tragedie di varia grandezza che colpiscono e attraversano le nostre società, un giorno sì e l'altro pure, Papa e autorità ecclesiastiche varie trovino ripugnanti le unioni di fatto, il sesso fuori dal matrimonio, l'omosessualità, la fecondazione assistita, etc. e nulla venga detto, perlomeno i giornali non ne parlano, sulla diffusissima immoralità alla base di corruzione, avidità, invidia che diventano: la peggiore gestione della cosa pubblica di tutta l'Europa continentale, nessuna idea di rispetto dei beni pubblici, inquinamento e abusivismo, prostituzione, violenze sulle donne e i bambini. Si può proseguire con: delinquenza organizzata, totale assenza di senso del dovere in pressocché chiunque (impiegati pubblici?), pedofilia; spostandosi fuori dall'Italia, per esempio, risulta al Vaticano che esistono migliaia di conflitti in corso, carestie, fame, malattie, catastrofi che si producono soprattutto per disattenzione politica e mediatica.

3 commenti:

mtm ha detto...

Ciao Gloucester
ti leggo sempre quando scrivi sul sito di chartitalia e sono sempre in accordo con quello che dici. Non voglio essere consolatoria, credimi, ma trovo i tuoi interventi molto acuti e soprattutto fuori dal coro.

Certo l'umanità di chi scrive sul blog di chartitalia è veramente bieca , ma non sono qui per pettegolare ma altresì per, come dice chartitalia, invitarti a scrivere di più sul tuo blog.
Per esempio quello che tu sostieni in questo pezzo sul Vaticano è praticamente la stessa tesi presente nell'articolo di fondo di ieri di Repubblica, scritto da Scalfari, in cui egli rimprovera la Chiesa di non essere intervenuta mai davanti alle bassezze e alla mancanza di moralità del governo precedente...e tu lo dicevi due mesi prima.


E non prendela se Gianluca ha trovato un "po' " fuori posto, lui è terribile e implacabile nella caccia all'errore e riesce a scovare l'unico sbaglio che, magari e fortunatamente, uno ha fatto per distrazione, facendolo sentire un illetterato! Comunque bello e divertente il suo post sugli stili ortografici e sintattici dei berlusconiani o in genere di quelli di destra contraposti a quelli di "sinistra"

Ciao Gloucester, con tanta simpatia

Esa

gloucester ha detto...

Ciao Maria Teresa,
grazie per gli apprezzamenti, che sono strastragraditi, e ancora grazie per essere la prima ad aver inserito un commento a un blog piuttosto zoppicante.
Dopo questa iniezione di fiducia, anche da parte di Chartitalia, cercherò di essere meno pigro e più produttivo.
Tutto ciò che proviene dal Vaticano, ultimamente, mi provoca una rabbia profondissima e, anche se forse non dovrebbe, un dolore sottile e ampio. Credo che abbia a che fare con la crudeltà, con la mancanza di umanità, resasi evidente in queste ultime settimane, nei confronti degli omosessuali: perché, alla fine, è risultato chiaro, si sta parlando solo di questo.
Il punto per me (della posizione del Vaticano, intendo) non sta neanche tanto nel negare un riconoscimento giuridico alle situazioni di fatto che adesso non hanno tutela: ma piuttosto nella totale mancanza di partecipazione, di pietas, ad un dolore profondo, ad una disperazione, a quel senso di colpa e diincomprensione che tutti i gay hanno vissuto da bambini, da adolescenti. Questo non lo capisco, non lo accetto; soprattutto se condito con tutte le ipocrisie, le menzogne che vengono ormai giornalmente diramate dal Vaticano.
Vabbé, cambiando discorso, il post di Gianluca è piaciuto tantissimo anche a me: glielo ho anche detto da qualche altra parte. Peraltro, ha un po' alleggerito quello scambio con Anonimo, cui ad un certo punto ho smesso di replicare perché mi sembrava che parlassimo due lingue completamente diverse.
Ciao.

mtm ha detto...

Ciao Gloucester,
solo ora ho letto la tua risposta.
Sono contenta che tu abbia gradito il mio commento e spero di leggerti presto.

Condividuo il tuo pensiero sulla mancanza di pietas et humanitas del clero, con le debite eccezioni, veramente rare. Sono cresciuta in una scuola cattolica di provincia e chi ha respirato in questi istituti è in grado di valutare appieno questa loro doppiezza di insegnare ad amare solo se c'è un ternacoto. Ho visto ingiustizie, insensibilità e ipocrisie ( le tre "i" ) che poi ti segnano per tutta la vita.

Io rispetto ogni scelta di fede, ognuno è alla ricerca della propria felicità e sceglie liberamente ciò in cui credere o meno ( come ognuno sceglie chi amare); non accetto che poi si imponga come unica "verità" tale convinzione tanto da condizionare le leggi di uno stato laico.

Buona giornata

Esa