60. The hustle Van McCoy 1975
La trovo di una noia mortale: non mi è mai piaciuta. sta qui perchè costituisce una tappa imprescindibile nella storia del ballo e del costume negli Stati Uniti. Fu un enorme successo in tutto il mondo.
59. I love to love Tina Charles 1976
Una delle poche produzioni disco provenienti dal Regno Unito, curiosamente periferica rispetto alle principali correnti disco del periodo. Produce l’anglo-indiano Biddu, responsabile anche di Kung fu fighting. Rimixata nel 1986, si rivelò un grosso successo in Italia nell’estate del 1987.
58. Zodiacs Roberta Kelly 1977
In Italia nell’estate del 1977 contese a Donna Summer il primato in discoteca e nelle classifiche di vendita. Producevano Moroder e Bellotte. Vendite scarse in UK e in US, dove è più nota per Trouble-maker dell’anno prima, numero uno della Billboard Hot dance/disco chart.
57. Ramaya Afric Simone 1975
Furoreggiò nelle discoteche e in classifica nel 1976. Più un fatto di costume che altro. Citata da Elio in “Pippero” nel 1992 e nel programma TV “Anima mia” del 1997.
56. Kung fu fighting Carl Douglas 1974
Uno dei primi successi planetari del periodo disco: numero uno in UK e in US. Popolarissima ancora adesso. Produzione inglese (Biddu).
55. Rock on Hunter 1977
54. Scotch machine Voyage 1977
Rock on: non propriamente disco, ma si straballava nei primi mesi del 1978; veniva mixata con Scotch machine. Tarantella con archi e le cornamuse dei Voyage. Disco-folk?
I Voyage erano una delle realtà più interessanti provenienti dalla Francia: di grande successo anche negli Stati Uniti. Dei Voyage vanno ricordate anche Souvenirs, di qualche mese successiva, e From East to West, dell’anno dopo.
53. Gonna fly now Maynard Ferguson 1977
Temi di film in salsa disco: questo è il primo. Il trombettista Ferguson andò al primo posto dappertutto con questa, che era il tema di Rocky.
52. Star Wars theme Meco 1977
51. Theme from “Close encounters of the third kind” Meco 1977
Subito dopo fu il turno dei due tra i più grossi blockbusters di tutti i tempi. Meco, che aveva coprodotto Never can say goodbye di Gloria Gaynor e prodotto Doctor’s orders di Carol Douglas, rimase folgorato dalle musiche di John Williams per Guerre Stellari di Lucas e Incontri ravvicinati del terzo tipo di Spielberg. Convocò 75 orchestrali, suonò il trombone (il suo strumento) e le tastiere. Pubblicò un album; il 12’’ conteneva una versione di 16 minuti del tema di Guerre Stellari. Il singolo andò al primo posto nelle classifiche di Billboard. Si ballò in tutto il mondo. Visti i risultati, il trattamento fu ripetuto con le musiche del film di Spielberg.